
Le malattie metaboliche
Le malattie metaboliche includono:
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Steatosi epatica (o “fegato grasso”),
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Dislipidemia (valori di colesterolo e/o trigliceridi elevati),
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Ipertensione arteriosa (pressione alta)
Steatosi epatica (o “fegato grasso”)
La steatosi epatica, nota anche come fegato grasso, è una condizione in cui si accumula grasso all'interno delle cellule del fegato. Può essere causata da fattori come l'obesità, il diabete di tipo 2, l'abuso di alcool, l'alimentazione scorretta ed alcune malattie metaboliche.
In Italia ne è affetto circa il 25% degli adulti.
Il fegato è uno degli organi più importanti del nostro corpo e svolge numerose funzioni vitali. ( Ad esempio il metabolismo dei nutrienti e la detossificazione).
Complicanze della steatosi:
Se non trattata, la steatosi epatica può progredire verso condizioni più gravi, come:
• Steatoepatite non alcolica (NASH), che può portare a infiammazione e danni epatici.
• Fibrosi epatica, che è la formazione di tessuto cicatriziale.
• Cirrosi, caratterizzata da danno del fegato irreversibile e potenzialmente insufficienza epatica.
• Aumento del rischio di tumori al fegato
• Aumento del rischio di malattie cardiovascolari
• Aumento del rischio di diabete di tipo 2
Terapia :
Il trattamento si basa principalmente su
modifiche allo stile di vita:
1. Dieta equilibrata: Ridurre il consumo di
zuccheri e grassi saturi, aumentando il consumo
di verdura e cereali integrali, consumare
proteine magre.
Evitare cibi trasformati e
bibite zuccherate.
2. Attività fisica: Esercizio
regolare per favorire la perdita di peso e
migliorare la salute metabolica.
3. Perdita di peso: Se si è in sovrappeso,
perdere anche solo il 5-10% del peso corporeo
può migliorare la salute del fegato.
4. Controllo di altre condizioni: Gestire
diabete, colesterolo e trigliceridi alti ed
ipertensione arteriosa.
5. Evitare alcol e farmaci dannosi: Limitare l'assunzione di alcol e consultare un medico per farmaci che possono influenzare il fegato.
In alcuni casi, se ci sono complicanze, può essere necessario un trattamento farmacologico o procedure più invasive.
Dislipidemia (valori di colesterolo e/o trigliceridi elevati)
La dislipidemia è una condizione caratterizzata da alterazioni nei livelli di lipidi nel sangue, in particolare da un aumento dei lipidi "cattivi" (come il colesterolo LDL e i
trigliceridi) e/o una diminuzione dei lipidi "buoni" (colesterolo HDL). Questi squilibri possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ictus e altre complicanze di salute.
Cause
Le cause della dislipidemia possono essere:
• Genetiche: Dislipidemie familiari.
• Stile di vita: Alimentazione scorretta, sedentarietà, eccesso di peso.
• Malattie: Diabete, ipotiroidismo, malattie renali.
• Farmaci: Alcuni farmaci possono influenzare i livelli lipidici.
Complicanze della dislipidemia:
1. Malattie cardiovascolari: Un livello elevato di colesterolo LDL può portare alla formazione di placche nelle arterie, causando aterosclerosi, che a sua volta può portare a infarti o angina.
2. Ictus: L'aterosclerosi può colpire anche le arterie del cervello, aumentando il rischio di ictus ischemico.
3. Pancreatite: Livelli molto elevati di trigliceridi possono provocare infiammazione del pancreas, nota come pancreatite.
4. Insulino-resistenza e diabete: La dislipidemia è spesso associata a condizioni metaboliche, che possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Perchè curare la dislipidemia:
• Ridurre il rischio cardiovascolare: La gestione dei livelli lipidici è fondamentale per prevenire malattie cardiache e ictus.
• Migliorare la salute metabolica: Trattare la dislipidemia può contribuire a migliorare la sensibilità all'insulina e prevenire il diabete.
• Prevenzione delle complicanze: La cura della dislipidemia può ridurre il rischio di complicanze gravi come infarti e ictus.
Terapia
La gestione della dislipidemia può includere:
• Modifiche dello stile di vita: Dieta equilibrata, aumento dell'attività fisica, perdita di peso, e cessazione del fumo.
• Farmacoterapia: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per abbassare i lipidi nel sangue.
È importante consultare un medico per una valutazione e un piano di trattamento personalizzato, soprattutto se ci sono fattori di rischio o una storia familiare di malattie cardiovascolari.
Indicazioni alimentari generali per terapia dislipidemia:I
1.
Aumentare il consumo di fibre:Scegliere alimenti integrali, frutta, verdura e legumi. Le fibre solubili, come quelle nell'avena, nell'orzo e nei fagioli, possono aiutare a ridurre il colesterolo LDL.
2. Limitare i grassi saturi e trans: Ridurre il consumo di carni grasse, latticini interi, cibi fritti e alimenti processati. Sostituire i grassi saturi con grassi insaturi, come quelli contenuti in olio d'oliva, avocado e noci.
3. Scegliere fonti proteiche magre: Optare per carni magre, pesce (in particolare pesci ricchi di Omega-3 come salmone e sardine), legumi e tofu.
4. Consumare pesce regolarmente: Il pesce è una buona fonte di acidi grassi omega-3, che possono aiutare a ridurre i trigliceridi e a migliorare la salute cardiovascolare.
5. Limitare zuccheri aggiunti e carboidrati raffinati: Evitare bevande zuccherate, dolci e cereali raffinati. Preferire carboidrati complessi come quinoa, orzo, pasta e riso integrali.
6. Mantenere un peso sano: Se necessario, cercare di perdere peso in eccesso, poiché anche una lieve perdita di peso può avere un effetto positivo sui livelli lipidici.
7. Idratazione: Bere molta acqua ed evitare assolutamente le bevande zuccherate e gassate.
Ipertensione arteriosa (pressione alta)
L'ipertensione arteriosa in Italia è molto diffusa, ne è affetto circa il 30 % degli adulti.
Potete
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Può essere classificata in due categorie principali:
1. Ipertensione primaria (o essenziale): Rappresenta circa il 90-95% dei casi e non ha una causa identificabile. I fattori di rischio includono:
◦ Predisposizione genetica
◦ Obesità
◦ Sedentarietà
◦ Dieta ad alto contenuto di sodio
◦ Stress
◦ Fumo
◦ Consumo eccessivo di alcol
2. Ipertensione secondaria: È causata da condizioni mediche sottostanti e rappresenta il 5-10% dei casi.
Complicanze: L'ipertensione può portare a diverse complicanze gravi, tra cui:
• Malattie cardiovascolari (infarto miocardico, insufficienza cardiaca)
• Stroke (ictus)
• Malattie renali croniche
• Problemi di vista (retinopatia)
• Aumento del rischio di aneurismi
• Danno agli organi, come cuore, reni e cervello
Terapia: Il trattamento dell'ipertensione può includere modifiche allo stile di vita e terapia farmacologica.
1. Modifiche allo stile di vita:
◦ Adottare una dieta equilibrata
◦ Ridurre l'assunzione di sodio
◦ Aumentare l'attività fisica
◦ Mantenere un peso sano
◦ Limitare il consumo di alcol
◦ Smettere di fumare
◦ Gestire lo stress
2. Farmaci: A seconda della gravità dell'ipertensione e delle condizioni di salute del paziente, i medici possono prescrivere diverse classi di farmaci.
Le modifiche allo stile di vita, ed il calo di peso (se necessario) permettono di ridurre i valori medi di pressione arteriosa e quindi il rischio di complicanze.
info@paolavedani.it